Another gem from Porco Rosso

A reminder for an older and beloved post

Le temps des cerises

If you didn’t have the occasion to watch this movie, try looking for Porco  Rosso: it’s really worth it.

A sweet and sour tale about time, youth, innocence and airplanes
with political nuances and subtexts…

As usual with Miyazaki, there is a great Joe Hisaishi score as a further reward. Take this woodwind gem in your hearts and minds.

Some Burt Bacharach influences in this concert arrangement enhancing the whole piece

 

Jula De Palma

Dear readers, listen to this gem.
Sentitevi questo capolavoro,
e sentite come è bella nella sua contentezza
dopo aver finito di cantare.
Ma soprattutto sono veramente belli gli interventi dei fiati,
mi commuovono ogni volta

 

 

 

 

Again and again

Cercando in giro per l’internet ho trovato un disco molto bello*
che voglio condividere con voi.

A distanza di anni voglio ringraziare DJ OssesTheDisco King per aver messo un loro pezzo su Youtube, permettendomi di scoprirne l’esistenza.  king-of-disco.blogspot.it
E’ un gran bell’esempio di disco morbida (gli inglesi la chiamerebbero “smooth disco”) influenzata dal jazz e dalla library music: Continue reading “Again and again”

Kuiama

Probably the best ELO lyrics in all their oeuvre…

A very sad and long song, yet one of their best, featured on their second album https://en.wikipedia.org/wiki/ELO_2 :  dig the great violin solo by Wilf Gibson

“This one, without doubt, is the favourite of all the band. It’s a sad story about a war orphan with a soldier explaining to her all about the war — and that it was he that killed her parents. The most sensitive thing we do.” – Bev Bevan, 1973 Birmingham Post & Mail article entitled: Chart Boost Coming For Brum And E.L.O.

My My Kuiama, she came in the morning
she smiled but the tears on her little face
showed the pain that had been in that far off place
so sad, treated so bad

My My Kuiama, don’t break your heart tryin
to say how your ma and your pa passed away
and they left you to wander the ruin and decay
real mean, that bullet machine
Continue reading “Kuiama”

L’Umiliani e la città, 1976

In questo post vi propongo l’ascolto di un album bellissimo:
“L’uomo e la città” di Piero Umiliani.
Vi ho fatto sentire in un post precedente un brano che mi aveva folgorato:
bene, il resto del disco è ancora più bello, arioso e inquieto allo stesso tempo,
grande esempio della maestria negli arrangiamenti di quella dorata generazione
di compositori italiani.
Come dissi in inglese, questo disco tracima dai confini degli album di sonorizzazione
(un genere purtroppo praticamente scomparso, che pure dette da mangiare a parecchi musicisti; l’ignoranza della gente è tale che anche spiegandoglielo non riescono a concepire che si facessero dischi per tale scopo) e della lounge per diventare qualcosa di altro:
musica spaziale nel vero senso della parola,
in grado di disegnare uno spazio nell’orecchio dell’ascoltatore

Cliccate sull’immagine, che qualcosa accadrà
Click on the image and watch what happens

Un sentito ringraziamento ad un sito pieno di perle musicali che lo ha messo
a disposizione di tutti, con una filantropia che non mi lascia indifferente
http://salottoborghese.blogspot.com/2008/10/piero-umilianithe-man-and-city-luomo-e.html

Se vi è piaciuto potete sentire e acquistare altri suoi dischi qui
ad un prezzo minore che in un negozio
http://www.umiliani.com/riedizioni_right_tempo.html
Anche qui si vede uno sforzo non indifferente:
per quanto manchi qualche dettaglio perchè sia veramente perfetto,
è probabilmente uno dei siti migliori in Italia dedicati a un musicista.
Consigliatissimo navigarci

Sempre dalla discoteca del salotto borghese vi propongo questo gradevolissimo
album tedesco di musica sudamericana cantato da una serba e un afroamericana
Check out this brilliant example of musical blogging
http://bluebeatinmysoul.blogspot.com/2010/11/daniela-und-ann-samba-soul-beat-in.html

http://www.parisdjs.com/index.php/post/Daniela-und-Ann-Samba-Soul-Beat-in-Black-White

No alla tessera del disc-jockey

Ritengo importante, in quanto dj, diffondere questo comunicato
trovato in rete che illustra bene l’ennesimo provvedimento grave
che si abbatterà sulla musica e la sua diffusione in Italia.
Non ritengo di dover aggiungere altro se non che
“una società in cui per ogni categoria sociale vengono create tessere, data base e moltiplicati i sistemi di controllo è semplicemente una società meno libera.”

dj Alexander Dubcheck

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